Intelligenza artificiale, digitalizzazione, reskill e upskill del capitale umano: come il lavoro digitale può essere la base di una nuova organizzazione del lavoro internazionale.
Secondo il report ‘Persone e tecnologia’ di Intesa Sanpaolo Innovation Center, i progressi tecnologici – AI compresa – stanno cambiando il volto delle aziende e in particolare delle risorse umane.
Roberto Cascella, responsabile della Direzione People Management & HR Transformation di Intesa Sanpaolo, ritiene che la connettività globale generi nelle persone e nelle aziende un impatto irreversibile, che comprende:
Secondo lo studio Institute of Business Value di IBM, a livello globale la pandemia ha accelerato la trasformazione digitale nel 59% delle aziende, mentre il 66% afferma di aver portato a compimento iniziative che in precedenza riscontravano resistenza.
Cascella afferma: Questa crisi ha dimostrato che è in corso un fenomeno di più ampia portata: le aziende hanno acquisito maggiore fiducia in ciò che la tecnologia può fare e, cosa ancora più importante, maggiore fiducia nelle capacità della propria forza lavoro.
In questo scenario che il Covid ha rinnovato, la riorganizzazione degli spazi di lavoro e dei ruoli aziendali ha subito un rinnovamento che definiremmo di internazionalizzazione.
Il ricorso all’ufficio diminuisce, mentre si amplia la portata delle idee, grazie alla Open Innovation, alla necessità di abbracciare le nuove tecnologie digitali e alla necessità di essere precoci utilizzatori dell’intelligenza artificiale.
Un nuovo scenario che ridisegna posizioni organizzative, contenuti, responsabilità e programmazione del lavoro seguendo modelli meno verticali e centralizzati: verso ruoli e meccanismi di coordinamento orizzontali e diffusi.
Da una parte, dunque, nuovi modelli manageriali che prevedono maggiori doti di delega, gestione a distanza e sviluppo dei collaboratori. Dall’altra, nuove tecnologie a supporto delle risorse umane e del lavoro distribuito, sempre con lo sguardo rivolto al benessere organizzativo: il design thinking nella sua massima espressione.
Aziende più liquide e organizzazioni flessibili, uffici “smaterializzati” e distribuiti a livello nazionale o internazionale, lavoro da remoto, processi che si rimodellano rispetto a nuove logiche di servizio e di comunicazione e relazione, sia all’interno sia rispetto ai clienti: in questo quadro le aziende, a prescindere dalla dimensione, assistono al passaggio da un modello organizzativo centralizzato a un modello distribuito.
In un mondo sempre più interconnesso, l’internazionalizzazione delle aziende non è più un’opzione ma una necessità strategica.
Ecco alcuni dei vantaggi più significativi che l’internazionalizzazione può offrire alla tua azienda.
In conclusione, l’internazionalizzazione offre opportunità significative per le aziende. Tuttavia, si tratta di un processo che richiede una pianificazione strategica oculata e una gestione attenta dei rischi.
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